Di certo non possiamo affidarci solo alla buona alimentazione per contrastare alcune specifiche problematiche, compreso alcuni dolori tra i più ricorrenti come mal di denti, mestruazioni, mal di testa e altri stati infiammatori. Tuttavia è vero che alcuni di essi, ritenuti degli analgesici naturali, possono supportare l'azione dei farmaci. Lo sapevi? Almeno 10 cibi sembrano avere un effetto sedativo, comprovato per alcuni di essi, anche da studi scientifici. Te li presentiamo:
Lo zenzero. Su questa radice sono stati fatti numerosi studi, tra cui uno dell'Università di Copenhagen, che hanno raffrontato i suoi effetti con quelli del cortisone. Le conclusioni sono che entrambe le sostanze (cortisone ed estratto di zenzero) hanno uguale capacità di ridurre la produzione di citochine, le molecole che accendono l'infiammazione nell'organismo, ma con un punto a favore dello zenzero che non ha effetti collaterali.
Chiodi di garofano. Mal di denti? Provate a masticate questa spezia e mantenerla là dove avvertite maggiore dolore: l'effetto analgesico dovrebbe durare due ore circa.
Miele. Faringiti, lievi mal di gola e afte dovrebbero trovare beneficio dal miele. Il merito va ai suoi enzimi che contribuiscono a eliminare i virus e a riparare i tessuti danneggiati.
Curcuma. Più potente nel lenire i dolori di ibuprofene e aspirina: almeno è quello che sostengono alcuni studi scientifici, riconoscendo a questa spezia indiana proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Come beneficiare? Chi se ne intende suggerisce di diluire almeno un quarto di cucchiaino di curcuma nelle varie pietanze: zuppa, pasta, verdure saltate, impasto di un dolce o di una torta salata.
Aglio. Oltre ad essere un analgesico naturale, questo aroma è anche un potente antibiotico naturale a rapida azione. L'effetto è ancora migliore se lo si consuma a crudo: peccato sia associato a diversi effetti collaterali che coinvolgono in primis alito e stomaco!
Caffè. Pochi lo crederebbero, invece il caffè sarebbe poderoso contro le emicranie e, in generale, le nevralgie di ogni entità.
Avena. è bene consumarla quando si hanno dolori mestruali o si soffre di endometriosi. Aggiunta allo yogurt a colazione ad esempio o nelle insalate favorisce un maggior apporto di zinco con una azione antinfiammatoria nella zona pelvica.
Aceto di mele. Sembrerebbe un controsenso visto che si tratta di aceto, invece il contenuto di sostanze alcalinizzanti favorisce la buona digestione, contrastando anche bruciori di stomaco e reflusso. Dunque può essere una alternativa "efficace" con cui condire insalate o per preparare ricette agrodolci. Una alternativa? Diluito in una tazza di acqua calda ha un effetto immediato.
Mirtilli. L'efficacia è nota in caso di problemi alla vista, ma sono anche "buoni" contro i dolori e infiammazioni del sistema urinario, come la cistite o fastidi mentre si fa pipì. Agirebbero come spazzini dei batteri!
Succo di pomodoro. Bere un bicchiere di succo di pomodoro al giorno toglie i crampi alle gambe di torno e pure il rischio di contrazioni muscolari. Proprio così, grazie all'elevato contenuto di potassio contenuto in questo buonissimo frutto rosso. Attenzione però se si è allergici al nichel, di cui il pomodoro è una fonte ricca. Parlatene con il vostro medico prima di assumerlo.
E la scienza, è d'accordo nell'attribuire agli alimenti questo effetto lenitivo? Pare di sì a giudicare dall'ultimo Congresso FederDolore SICD (Società Italiana Clinici del Dolore) che riconosce una stretta relazione fra alimentazione e dolore cronico. Il dolore cronico- ha spiega Livio Luongo, Farmacologo dell'Università della Campania L. Vanvitelli - in particolare neuropatico, altro non è che un malfunzionamento dell'attività metabolica delle cellule del sistema nervoso centrale. Mangiare in modo non corretto può peggiorare il dolore patologico. Stiamo lavorando per personalizzare la terapia dei pazienti in relazione alle abitudini alimentari e allo stile di vita che potenzialmente possono condizionare l'efficacia dei farmaci.
Avresti mai attributo alla sana alimentazione anche questo potere? Ti curerai di più della tua dieta?
- Francesca Morelli